Cagliari - Torre dell'Elefante

Cagliari - Torre dell'Elefante

Indirizzo
Via Santa Croce - 09124 Cagliari
Comune
Cagliari
Informazioni orari
Mar-Dom h. 10,00 - h. 17,00; Visite guidate ogni ora dalle h. 10.15 alle h. 16.15 Mar-Dom
Prezzo
Intero: Euro 4,00 Ridotto: Euro 3,00;
Contatti

tel. 3662562826; 0706777900

Email

info@beniculturalicagliari.it

Sito web

www.beniculturalicagliari.it

Mappa

Note Storiche

La Torre dell'Elefante, così chiamata per la presenza a circa un terzo dell'altezza di una scultura in marmo a tutto tondo raffigurante un elefante, rappresenta la parte meglio conservata delle fortificazioni che i Pisani eressero tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo intorno alla città. Dall'iscrizione su una lapide marmorea murata su un avancorpo, si apprende che l'edificio fu portato a termine nel 1307 dall'architetto Giovanni Capula. La torre, con pianta a L, è alta circa 35 metri e con il suo profilo svettante caratterizza fortemente il profilo urbanistico del quartiere di Castello, insieme alla sua gemella, la Trorre di San Pancrazio, attualmnete chiusa al pubblico. La struttura conserva ancora le saracinesche ferrate munite di puntali che bloccavano l'accesso al quartiere. Sottoposta ad un intervento radicale di restauro e consolidamento dei solai lignei a partire dal 2018, è stata recentemente riaperta al pubblico ed alle visite.

Immagini

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Principali Restauri

1897: sistemazione rampa d’accesso esterno in via Santa Croce; 1906-1907: lavori di ripristinamento e d’isolamento; 1935: lavori di consolidamento e restauro; 1952: Danni di Guerra, lavori di restauro delle strutture lignee; 1958: restauro; 1964: opere di manutenzione ordinaria e restauro; 1982-1984: restauro; 1998: realizzazione scala accesso dal cortile della Chiesa di San Giuseppe; !999: realizzazione degli accessi al pubblico; 2003: lavori di restauro del portone; 2018-2022: restauro e consolidamento solai lignei

Bibliografia

V. Angius, voce Cagliari, in G. Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il re di Sardegna, III, Torino, G. Maspero, 1836, p. 106;G. Spano, Guida della città e dintorni di Cagliari, Cagliari, A. Timon, 1861, p. 9; D. Scano, Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo, Cagliari-Sassari, Montorsi, 1907, p. 345-380; R. Carta Raspi, Castelli medioevali in Sardegna, Cagliari, 1933, p. 22-33; A. Terrosu Asole, Cagliari. Ricerche di geografia urbana, in Studi Sardi, XVI, 1958-59, p. 429-558; E. Putzulu, Il problema delle origini del Castellum Castri de Calleri, in Archivio Storico Sardo, XXX, 1976, p. 91-146; R. Serra, voce Capula, in Dizionario Biografico degli Italiani, XIX, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1976, p. 272-273; F. Masala, La cinta fortificata, le torri, i bastioni, in Cagliari, Quartieri storici, Cinisello Balsamo, Amilcare Pizzi, 1985, p. 14; E. Usai - R. Zucca, Testimonianze archeologiche nell'area di Santa Gilla dal periodo punico all'epoca altomedievale (contributo alla ricostruzione della topografia di Carales) in S. Igia, capitale giudicale. Atti del Convegno "Storia, ambiente fisico e insediamenti umani nel territorio di S. Gilla", Pisa, ETS, 1986, p. 155-201; F. Fois, Castelli della Sardegna medioevale, Cinisello Balsamo, Amilcare Pizzi, 1992, p. 32-40; R. Coroneo, Architettura romanica dalla metà del Mille al primo '300, collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 1993, sch. 171; M. Cadinu, Urbanistica medievale in Sardegna, Roma, 2001; G. Serreli, Tutti i castelli dei quattro regni, "Darwin. Quaderni", n. 1 (luglio-agosto 2006), p. 104-109.